Vaccini SARS-CoV2 e altre vaccinazioni per i pazienti con malattie epatiche rare


17/10/2022

Vaccini SARS-CoV2 e altre vaccinazioni per i pazienti con malattie epatiche rare

I pazienti affetti da malattie rare epatiche sono fortemente incoraggiati a vaccinarsi contro il COVID-19!

Questo invito è rivolto a tutti i pazienti con malattia epatica scompensata e qualsiasi malattia epatica rara quali PBC, PSC, AIH, malattia di Wilson, malattie epatiche vascolari, pazienti in attesa di trapianto di fegato e pazienti post-trapianto.

I vaccini appaiono sicuri. Parlatene con il vostro medico se siete preoccupati o incerti.

La pandemia da SARS-CoV-2 ha avuto un enorme impatto su tutti noi, inclusi i pazienti, i medici, e gli altri operatori sanitari, così come la società in generale. Con nostro sollievo, la maggior parte delle prove suggerisce che i rischi per i pazienti affetti da malattie epatiche rare di contrarre l'infezione, di presentare un decorso dell’infezione grave, o di morire  a causa dell’infezione, non è particolarmente elevato. È infatti simile al rischio della popolazione generale. Pertanto, in passato, la ERN RARE-LIVER ha esortato i pazienti e i medici a non modificare il modo in cui gestiscono le malattie epatiche, compresa la terapia immunosoppressiva, se in atto. Ribadiamo questa dichiarazione anche alla luce delle conoscenze attuali.

Tuttavia, ora sorgono nuove domande riguardo ai vaccini Covid-19 che sono arrivati sul mercato o che stanno arrivando.

Desideriamo essere altrettanto chiari sulla nostra valutazione dei vaccini. Dal nostro punto di vista come medici e come scienziati che si occupano di pazienti con malattie epatiche rare: Speriamo vivamente che coglierai l’occasione di sottoporti alla vaccinazione, secondo il piano di vaccinazione che sarà predisposto dal Sistema Sanitario Nazionale! La disponibilità di vaccini aumenterà rapidamente nei prossimi mesi e offrirà una reale possibilità di porre fine alla pandemia entro quest'anno.

Anche se la tecnologia mRNA per lo sviluppo dei vaccini è nuova nei vaccini umani, ci sono molte conoscenze di base su questa tecnologia, e l'esperienza dei vaccini animali ci ha dimostrato che questa è una tecnologia nuova e raffinata che consente uno sviluppo e una produzione più rapida rispetto ai vaccini classici. Gli svantaggi di questi vaccini sono che essi devono essere somministrati due volte con un intervallo di tre o quattro settimane, e che il loro trasporto richiede particolari condizioni di raffreddamento. Gli effetti indesiderati di questi vaccini sono molto simili agli effetti collaterali transitori che vediamo con la maggior parte degli altri vaccini, compreso quello dell'influenza, e comprendono reazioni locali quali dolore nella parte superiore del braccio per un paio di giorni e, in alcuni casi, affaticamento, mal di testa, un aumento della temperatura corporea, e raramente può verificarsi anche febbre, della durata da uno a tre giorni. Come per tutti i vaccini, sono stati riportati alcuni casi di reazioni allergiche, osservate però in pazienti con una forte predisposizione allergica – che è qualcosa di completamente diverso da una malattia autoimmune. Ciononostante, le vaccinazioni devono essere effettuate sotto un'adeguata supervisione medica, secondo la comune prassi.

Purtroppo, i vaccini non sono ancora stati testati e quindi autorizzati per i bambini. Pertanto, la vaccinazione nei bambini deve essere valutata attentamente con il pediatra sulla base delle limitate evidenze disponibili. Alla luce del rischio molto basso di infezione da SARS-CoV2 nei bambini, in molti casi la vaccinazione può essere rinviata in modo sicuro.

Ciò che è importante sottolineare è che questi non sono vaccini vivi, e quindi sono sicuri anche per i pazienti immunosoppressi. Inoltre, ci saranno altri vaccini, e ancora una volta siamo certi che saranno sicuri ed efficaci quando ampiamente approvati, come i vaccini vettoriali virali (ad esempio il vaccino di Oxford). Anche questi non sono vaccini vivi e possono quindi essere applicati a pazienti immunocompromessi.

Allo stesso tempo, vorremmo ricordarvi che i vaccini sono generalmente uno strumento molto potente per prevenire le infezioni gravi. Pertanto, le altre vaccinazioni raccomandate per i pazienti con malattie croniche e/o in terapia immunosoppressiva, quali la vaccinazione contro l'influenza, i vaccini anti-pneumococcici o vaccini contro l’herpes zoster, devono essere eseguite durante la pandemia così come in tempi normali.

Parlate con il vostro medico e proteggete la vostra salute facendo uso di questi importanti progressi medici.

 

I migliori auguri per un sano e felice 2021,

Ansgar W. Lohse

Coordinatore ERN RARE-LIVER

Professore di Medicina

Direttore del Dipartimento di Medicina (Gastroenterologia, Epatologia, Malattie Infettive e Medicina Tropicale)

Centro Medico Universitario Hamburg-Eppendorf, Amburgo, Germania

Tradotto dall’inglese e approvato da:

Dr. Nora Cazzagon, Azienda Ospedale-Università di Padova, Padova, Italia

Prof. Pietro Invernizzi, Ospedale San Gerardo di Monza, Monza, Italia

Prof. Massimo Zuin, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, Italia

 

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